Espianto e reimpianto di protesi peniena tricomponente

La procedura di espinto e reimpianto di protesi peniena idraulica tricomponente rappresenta un intervento chirurgico altamente specialistico eseguito in casi di malfunzionamento, infezione o altre complicazioni della protesi originale. Questo tipo di dispositivo, composto da tre elementi principali (cilindri, pompa e serbatoio), è utilizzato per il trattamento della disfunzione erettile resistente ad altre terapie.

L’approccio infrapubico, scelto per questo intervento, offre numerosi vantaggi, tra cui un migliore accesso chirurgico e una riduzione dei tempi di recupero rispetto ad altre tecniche. L’intervento è stato eseguito presso l’Ospedale San Sebastiano di Frascati (Roma), da un’équipe altamente qualificata composta dai Dottori Gabriele Antonini, Marco Bitelli e Alberto Berardi, afferenti al Dipartimento di Scienze Ginecologico-Ostetriche e Scienze Urologiche dell’Università La Sapienza di Roma.

La procedura inizia con la rimozione della protesi danneggiata o infetta. Una volta espulsa la vecchia protesi, si procede con una pulizia accurata della cavità per ridurre il rischio di infezioni. Successivamente, viene inserita la nuova protesi idraulica, garantendo una corretta collocazione di tutti i componenti. L’intervento è estremamente delicato, richiedendo una competenza chirurgica avanzata e una conoscenza approfondita delle tecnologie protesiche.

Il successo dell’operazione dipende non solo dalla precisione tecnica, ma anche da una rigorosa gestione post-operatoria. I pazienti sono sottoposti a un monitoraggio costante e ricevono una terapia antibiotica preventiva per minimizzare il rischio di complicanze.

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